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Trasduttori inclinometrici impiegati per il controllo delle rotazioni subite da organi strutturali di interesse

Al fine di tenere sotto costante controllo i componenti strutturali interessati da rotazioni di qualsiasi natura (o che possano esserne soggette a seguito di azioni indotte durante le lavorazioni) vengono impiegati trasduttori inclinometrici fissi da parete, che per precisione e natura possono essere del tipo a servoaccelerometro, a pendolo o elettrolitico. Detti trasduttori rilevano le rotazioni angolari delle strutture fornendo utili indicazioni riguardanti i movimenti rotazionali delle stesse.Per quelli a pendolo ed elettrolitici il principio di funzionamento è pressoché analogo, infatti la variazione di inclinazione comporta una variazione negli elementi resistivi del sensore, riscontrabile in una variazione della tensione in uscita.Diverso è il caso dei servoeccelerometri che si basano sull’impiego di veri e propri accelerometri. Quest’ultimi sono molto più precisi: nella loro configurazione base possono fornire dati con la precisione di qualche millesimo di grado su campi di misura sufficientemente grandi. Anche con le altre tipologie di inclinometri si possono comunque raggiungere precisioni confrontabili, a condizione di ridurre il range di misura, compatibilmente con le rotazioni che si stanno misurando (essendo l’errore complessivo valutato in percento del fondo scala, limitando quest’ultimo si riesce ad incrementare sensibilmente la precisione). L’impiego congiunto di inclinometri e potenziometri consente di ottenere un quadro più esaustivo di possibili fenomeni di dissesto delle strutture poste sotto controllo.